Cyberpunk 2077: tutto quello che c’è da sapere

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Sapere è potere. Conoscere ogni aspetto di Cyberpunk 2077 è però un’impresa ciclopica. Se andaste a rovistare tra tutte le info fin’ora messe a disposizione ci vorrebbe mezza enciclopedia. Tuttavia cerchiamo di fare il punto su cosa c’è da sapere su Cyberpunk 2077. Nei nostri precedenti articoli sulla fatica di CD Projekt RED abbiamo spaziato in lungo e in largo, parlando del gameplay, delle fazioni, della lore, dell’editor e della visuale del protagonista, nonché di alcuni aspetti tecnici. Facciamo insieme il punto della situazione.

Sapere è potere

Cyberpunk 2077 non è innanzitutto un videogame qualsiasi, creato da una software house alle prime armi. L’esperienza decennale accumulata con la serie di The Witcher ha reso CD Projekt RED una delle più amate case di sviluppo dell’industria, con fan in tutto il mondo. Perché? Perché i devs che compongono il team fanno parte di coloro che antepongono la qualità al denaro. Non sono certo un ente di beneficenza, diciamo che per loro le due cose sono collegate. Realizza un buon gioco, mettendo al primo posto la qualità dei contenuti e i soldi verranno da soli. L’aver abbandonato momentaneamente le avventure di Geralt e la stessa saga di The Witcher, all’apice della serie, è stata una dimostrazione di coraggio. Altri avrebbero sfruttato il nome con contenuti riciclati e potenzialmente mediocri.

E Cyberpunk 2077 cosa c’entra? Cyberpunk 2077 è il figlio spirituale di questo successo e filosofia di sviluppo. Per questo l’aspettativa dietro il discusso action GDR è enorme, non solo da parte dei fan ma anche da tutti coloro che vedono questo titolo come un potenziale metro di paragone per i futuri giochi di ruolo. Benché l’aspettativa sia un’arma a doppio taglio c’è da dire che CD Projekt RED ha tutte le carte in regola per soddisfarla con trame e personaggi ancora una volta di spessore.

V as Vi

Dovete infatti sapere che in Cyberpunk 2077 vestirete i panni di un mercenario di nome V (pronunciato vi). A differenza di Geralt di Rivia della serie The Witcher, protagonista predefinito, V potrà essere modellato secondo le scelte del giocatore a partire dalla fisicità, che andrà a modellare anche le parti intime e le relative probabilità di riuscita delle romance. Maschio o femmina che sia grazie all’editor “gender free”, V dovrà districarsi in una giungla high tech, con neon e gang a ogni angolo della strada, in compagnia dell’ologramma di Johnny Silverhand (a.k.a Keanu Reeves) per trovare il proprio percorso a Night City, nello stato libero del North California.

Night City, classi e scelte

Per chi non lo sapesse Cyberpunk 2077 è ambientato a Night City. La metropoli vanta ben sei diversi quartieri (Westbrook, North Oak, Pacifica, South Night City, Heywood, Ranchard Coronado), ma non una maggiore estensione rispetto alla mappa di The Witcher 3: Wild Hunt. A differenza di quest’ultimo gli sviluppatori garantiscono però una maggiore densità dei contenuti e verticalità, nonché interazione con il mondo di gioco. Parlando di esplorazione, invece, la buona Rutilia di Geralt è stata sostituita con auto e moto. Niente macchine volanti pilotabili, ci dispiace.

Spostandoci alle quest, queste si potranno svolgere durante l’esplorazione della metropoli e saranno di tre tipi, compresa la classica main quest che porterà alla conclusione della trama di Cyberpunk 2077. Avremmo infatti side quest di “pochi minuti o più longeve di quelle principali”, seguite dagli “incarichi” delle street quest che permetteranno a V di avanzare di reputazione Night City.

Per quanto riguarda le classi, che siate dei Netrunners, Techie o Solo, l’importante è portare a compimento ogni incarico e subirne le conseguenze. Queste tre classi di partenza caratterizzeranno il vostro V nelle prime battute di gioco, insieme all’aspetto fisico e il background che ne definirà il passato. Ma non saranno le sole presenti nel gioco, anche gli npc apparterranno a classi ben precise precluse al nostro protagonista. Lo sviluppo del protagonista di Cyberpunk 2077 inoltre sarà sempre legato a statistiche e alle skill, ma non a classi specifiche: potrete quindi avere inizialmente un Netrunner per poi specializzarlo nel combattimento corpo a corpo o nelle tattiche stealth.

Hackerare un server che controlla tutte le torrette di un’area potrebbe essere un’enorme vantaggio per la vittoria. Così come sfruttare i proiettili rimbalzanti della propria pistola per colpire nemici nascosti e eliminare bersagli mirati. Questo sono solo due degli esempi per concludere uno scontro a fuoco di questo action GDR con elementi da FPS e l’anima da gioco di ruolo cartaceo (in riferimento a Cyberpunk 2020).

Game over

Azione e reazione, decisione e conseguenza, l’approccio che potrete tenere in Cyberpunk 2077 è completamente libero ma ricordate che ci sono sempre delle conseguenze. La scelta è vostra su come agire e portare a casa la pelle, o i circuiti cibernetici rimasti attaccati. Si perché quando parliamo di scelte parliamo anche e soprattutto dello sviluppo di V. Sarà possibile costruire un alter ego legato ai potenziamenti cyberware, cioè quelle componenti cibernetiche che ne aggiornano il corpo andando oltre il potenziale umano. Anche questa è una scelta, perché a quanto sappiamo troppi cyberware potrebbero far perdere umanità e emozioni. Ma torniamo sul filone delle scelte per parlare della morte di V, del game over.

In Cyberpunk 2077 non ci sarà un vero e proprio game over, anche nel caso si commettesse una stupidaggine colossale in una missione. Il game over si avrà solo alla morte in azione di V, mentre le quest proseguiranno anche se si faranno delle cavolate e si agirà di impulso. Tutto ciò andrà a influire in vari modi sulla trama, e sulle missioni stesse che potranno essere completate in maniera diversa a seconda dello stile di gioco.

Gang e Mega Corporazioni

Anche le frequentazioni, alleanze, nemici, relazioni, romance di V avranno un ruolo importante nella trama di Cyberpunk 2077. Favorire una gang piuttosto che un’altra, provocare attriti o semplicemente lavarsene le mani farà si che V sia rispettato da una parte e odiato dall’altra, sbloccando o aprendo di conseguenza sbocchi per la trama e le quest. Lo abbiamo visto nella recente demo di agosto, dove V veniva assoldato dai Voodoo Boys inimicandosi la gang rivale Animals e forse anche qualche organizzazione più potente e legata alle corporazioni dietro di essa.

Animals, Voodoob Boys, Maelstorm, Valentino’s, Tyger’s Claw e Scavenger sono le principali gang di Night City. Ognuna con un proprio stile di vita, codice, potenziamenti, droghe, armi e boss che puntano ad avere la supremazia su un ennesimo pezzo di marciapiede del quartiere, oppure su qualcosa di più effimero ma al contento più devastante: le IA di Night City.

Sopra le gang ci sono le mega corporazioni. Società formate da individui senza scrupoli che si definiscono ancora CEO o presidenti di queste aziende ma che in effetti sono dittatori con il potere di vita e di morte su migliaia di persone. Persone che muovono le trame della metropoli scatenando di tanto in tanto delle guerre tra corporazioni. Nel corso della storia alcune sono infatti più ricordate di altre, come quella che ha visto Arasaka colpita duramente dallo stesso Johnny Silverhand (il mentore) nella quarta guerra delle corporazioni. Ricorderete inoltre Militech e Trauma Tema International per essere state presenti nelle demo di Cyberpunk 2077.

Requisiti minimi

Parlando di tutt’altro, ci buttiamo sugli aspetti più tecnici di Cyberpunk 2077 dove c’è ancora qualche ombra. Sappiamo della conferma da parte di CD Projekt RED di dover giocare in prima persona nei panni di V. Tranne durante la guida, specchiandosi, in particolari cut-scene e nell’utilizzo dell’inventario dove vedremmo il protagonista nella sua forma completa in terza persona. Tale decisione è stata presa per coinvolgere al massimo il giocatore nelle vicende della frenetica Night City e per rendere, come anticipato, Cyberpunk 2077 un gioco di ruolo FPS forse comparabile all’idea di gameplay dell’originale Deus Ex (gioco uscito nel 2000).

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La partnership con Nvidia porterà gli RTX nel futuro distopico di Cyberpunk, sebbene i requisiti minimi e i settaggi grafici del gioco non siano stati ancora annunciati. Siamo a inoltre a conoscenza del fatto che Cyberpunk 2077 utilizza una versione migliorata del REDengine di The Witcher 3: Wild Hunt, ma questo non vuol dire che una vecchia 760 di Nvidia possa permettervi di giocarlo. Di pari passo all’evoluzione dell’esperienza grafica ci sono infatti le nuove schede video, e a proposito, quella utilizzata per mostrare la demo di Cyberpunk 2077 all’E3 2018 era una GTX 1080, insieme a una Intel i7.

Cyberpunk 2077 next gen?

Dovremmo quindi avere una GTX 1080? Non proprio. Rimanendo in tema, alcune statistiche preliminari vedrebbero una GTX 1060 al limite per giocare a settaggi alti a 1080p, ovviamente con RTX off. Tutto ciò dopo aver scaricato gli ipotetici 100 GB di spazio libero richiesto per l’installazione su PC (e qualcosa di meno sulle console). In termini di distribuzione Cyberpunk 2077 si pone invece sulla carta come un multipiattaforma (compreso Google Stadia), sebbene ricorderete che all’annuncio ufficiale si temeva un’esclusiva sull’Epic Games Store e una sorta di esclusività temporanea Xbox, vista la sua presenza sul palco dell’E3. Niente di tutto ciò: Cyberpunk 2077 sarà disponibile su PC e console il prossimo 16 aprile 2020.

Infine, secondo recenti dichiarazioni di CD Projekt RED, Cyberpunk 2077 sarebbe ancora lontano dalla next gen. PS5 e Xbox Scarlett sembra non rientrino al momento nei piani dello studio, che in questo momento preferisce concentrarsi sull’ottimizzazione del titolo su console current gen. Questo è quanto pensiamo ci sia da sapere su Cyberpunk 2077, e voi avete qualche domanda?

Role player, videogiocatore, blogger, redattore, recensore, scrittore di fanfiction e... è tutto.

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