Final Fantasy VII Remake, paure dalla demo
Nonostante l’estremo ritardo sull’uscita della demo PS4 di Final Fantasy VII Remake ci teniamo a dirvi le nostre impressioni e paure. Il titolo che abbiamo scelto per questo articolo di approfondimento non è di certo a caso, in quanto abbiamo avuto delle impressioni leggermente negative. Non stiamo parlando del combat system di Final Fantasy VII Remake, che definiremo attuale e moderno (in modalità standard) ma bensì di qualcosa di più profondo: i dialoghi.
Le nostre paure sulla demo
La demo di Final Fantasy VII Remake disponibile per tutti su PS4 da qualche giorno, trasporta fan e non in una piccola sezione di gioco che sa tanto di nostalgico. Non c’è paragone per quanto riguarda la grafica dei vecchi tempi, contro quella proposta nel Remake che si discosta completamente dai cubi che formavano i corpi dei personaggi. Appagati gli occhi si entra in un atmosfera diversa dai vecchi Final Fantasy, figlia del quindicesimo capitolo della serie.
Una sequenza frenetica e interrotta di combattimenti fa da padrone nella trentina di minuti della demo di Final Fantasy VII Remake. Il ritmo del gioco stesso è quello che cambia più di ogni cosa, rendendolo moderno in un mix tra gioco action e tattico. Questo è senz’altro un aspetto positivo e da lodare al lavoro di Square Enix: non è mai facile rendere qualcosa di vecchio attuale. Un ritmo serrato, incalzante che tuttavia è lontano dalle piccole piacevoli pause tra un combattimento e l’altro dell’originale Final Fantasy VII, che i fan ricorderanno.
La modalità standard offre infatti un gameplay dinamico con combattimenti in tempo reale, rallentati solo nella scelta di oggetti, incantesimi e abilità. Ma tutto ciò a nostro parere si rispecchia anche al di là. Da quanto abbiamo potuto vedere nella demo di Final Fantasy VII Remake, le nostre paure sono focalizzate su dialoghi ridotti all’osso per non far perdere la “scossa di adrenalina” al giocatore incollato al pad.
È la storia che conta
Per via della brevità della demo non siamo certi se tutto ciò può derivare da una scelta di design da parte di Square Enix, o piuttosto da una traduzione errata. Quello che abbiamo percepito a pelle sono dei sottotitoli in italiano semplificati con parole che tolgono la poesia dei dialoghi. No, non stiamo vaneggiando. In alcuni dialoghi della demo di Final Fantasy VII Remake su PS4, abbiamo visto i sottotitoli dedicati a Barret con un “ricordati che ti pago bene. Vedi di non deludermi”. Quando la traduzione dall’inglese, leggermente più poetica, sarebbe dovuta essere “vedi di valere fino all’ultimo gill che ho pagato. Non deludermi”.
Pensate che questa semplificazione dei dialoghi si ripeta per tutto il gioco, cosa otterremmo? Forse una trama e dialoghi troncati rispetto agli anglofoni. Moltiplicate tutto ciò per la struttura episodica che Final Fantasy VII Remake ha promesso di regalare ai giocatori, ampliando la trama dell’originale. Si otterrebbe ancora più semplificazione e poca sostanza, che potrebbe snaturare completamente la creazione di Final Fantasy VII Remake.
La sessione di gioco della demo riguardava ovviamente (SPOILER) l’iniziale distruzione del reattore Mako, dove si deve correre e combattere. Tuttavia le nostre forse eccessive paure sulle demo di Final Fantasy VII Remake rimangono. Alcuni di voi potrebbero pensare che sia un problema legato solo ai fan di vecchia data, ma noi rilanciamo facendovi notare che sono esattamente quesi fan di vecchia data a avere la mano incerta sul portafogli. Non crediamo neanche in grossi cambiamenti nei dialoghi, in quanto la traduzione viene realizzata generalmente quasi alla conclusione della produzione di un videogames, cioè poco prima dell’inizio dei bugfix e l’uscita su PS4 e PS5 vera e propria.